venerdì 18 gennaio 2013


Mostra I K O N

Opere di ANTONIO FALLETI

Dal 30 settembre al 28 ottobre 2012

la FELTRINELLI Libri e Musica
via Mazzini, 39 - TRIESTE


TESTO DELLA MOSTRA

Esiste un particolare momento nella storia dell'arte italiana dove il volto umano ci appare nella sua sfolgorante flagranza. Mi riferisco alle icone due-trecentesche di origine bizantina, scontornate nell'oro abbagliante dello sfondo, soprattutto volti di madonne doloranti.
Nelle simbologie arcane che solo una fede religiosa può rivelare, mi sono chiesto quando altre immagini siano riuscite a dar figura alla stessa intensità. Sicuramente, nella grande stagione del ritratto in pittura, dove gli occhi dei personaggi dipinti cercano d'instaurare giochi di complicità con chi guarda. Poi, con l’avvento del cinema, i primi piani dei divi di Hollywood: apparizioni di volti scontornati dall'alone del glamour, soprattutto nel periodo compreso fra gli anni Venti e Cinquanta.
Pensavo a certe espressioni proterve delle labbra di Gloria Swanson, agli zigomi sporgenti di Marlene Dietrich, alle pupille come saette di Louise Brooks, appena sotto il caschetto dei capelli... Lineamenti che si sporgevano immensi dal rettangolo luminoso dello schermo fino a dar corpo ai sogni da sempre attesi dagli spettatori, seduti nel buio inconscio della sala cinematografica. Ma quest'offerta incondizionata del proprio volto, smangiato dagli sguardi desideranti degli spettatori, sembra aver consumato la vita stessa degli attori in spirali di autodistruzione. Marilyn, James Dean, Judy Garland, Montgomery Clift...
L'oro delle antiche icone esplode nei contorni dello schermo e il fondo luminoso volge al nero: la consistenza dei volti di Hollywood è materia combusta come in un’intimidazione all'immortalità.
ANTONIO FALLETI

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